Fonte: Corriere dello Sport
BRESCIA, 1 ottobre - Nuova disavventura per Mario Balotelli. Secondo quanto ha raccontato all'emittente Teletutto l'agente e sindacalista della funzione pubblica della Cgil Calogero Lo Presti, l'azzurro è stato bloccato nel parcheggio del carcere femminile di Brescia, che il giocatore aveva varcato sprovvisto della necessaria autorizzazione. Supermario, insieme al fratello naturale Enock, è stato trattenuto per il riconoscimento e, dopo una mezz'oretta, tutto si è risolto con le sue scuse. «Erano le 16, quando abbiamo visto una Mercedes cabrio di grossa cilindrata varcare il cancello. A bordo c'erano due ragazzi».
I FATTI - «Dopo qualche minuto - racconta ancora l'agente - ci siamo accorti che uno dei due era Balotelli. Il riconoscimento fisico tuttavia non poteva bastare e così abbiamo proceduto a quello ufficiale. Tanto suo quanto della persona in sua compagnia». Risultato essere Enock Barwah, il diciassettenne fratello naturale di Mario appunto. Mario ed Enock sono stati trattenuti per circa mezz'ora: «Al termine, entrambi sono apparsi impauriti. Ci hanno spiegato di aver visto il cancello aperto e di essere entrati senza immaginare che per visitare un carcere ci volesse un'autorizzazione speciale. I due hanno aggiunto di essere stati particolarmente incuriositi dal fatto che quello fosse un carcere femminile». A fine disavventura, conclude lo Presti, «Balotelli si è scusato. Parlava a bassa voce. Era un po' abbacchiato».
IL COMMENTO DI RAIOLA- «Mario non ha fatto nulla di male. Anzi, gli agenti lo hanno lodato per la sua bella iniziativa. Certamente, gli hanno spiegato che in questi casi si avverte, ma la cosa è finita lì»: è Mino Raiola, agente di Mario Balotelli, a intervenire in seguito all'episodio che ha visto protagonista l'attaccante del Manchester City il quale ha varcato la soglia del carcere femminile di Brescia sprovvisto della indispensabile autorizzazione. «Ma - è il quesito che pone Raiola - quello che trovo strano è che un pubblico ufficiale si precipiti a raccontare quanto accaduto. Non è successo niente, sottolineo solo che queste cose succedono solo perchè si tratta di Mario. Come mai?».
I FATTI - «Dopo qualche minuto - racconta ancora l'agente - ci siamo accorti che uno dei due era Balotelli. Il riconoscimento fisico tuttavia non poteva bastare e così abbiamo proceduto a quello ufficiale. Tanto suo quanto della persona in sua compagnia». Risultato essere Enock Barwah, il diciassettenne fratello naturale di Mario appunto. Mario ed Enock sono stati trattenuti per circa mezz'ora: «Al termine, entrambi sono apparsi impauriti. Ci hanno spiegato di aver visto il cancello aperto e di essere entrati senza immaginare che per visitare un carcere ci volesse un'autorizzazione speciale. I due hanno aggiunto di essere stati particolarmente incuriositi dal fatto che quello fosse un carcere femminile». A fine disavventura, conclude lo Presti, «Balotelli si è scusato. Parlava a bassa voce. Era un po' abbacchiato».
IL COMMENTO DI RAIOLA- «Mario non ha fatto nulla di male. Anzi, gli agenti lo hanno lodato per la sua bella iniziativa. Certamente, gli hanno spiegato che in questi casi si avverte, ma la cosa è finita lì»: è Mino Raiola, agente di Mario Balotelli, a intervenire in seguito all'episodio che ha visto protagonista l'attaccante del Manchester City il quale ha varcato la soglia del carcere femminile di Brescia sprovvisto della indispensabile autorizzazione. «Ma - è il quesito che pone Raiola - quello che trovo strano è che un pubblico ufficiale si precipiti a raccontare quanto accaduto. Non è successo niente, sottolineo solo che queste cose succedono solo perchè si tratta di Mario. Come mai?».
Uno va in giro per la città, trova il cancello del carcere aperto, e cosa fa? Entra per curiosità! In genere si parla di calciatori dal carattere difficile, ne abbiamo avuti tanti: Ibrahimovic, Cassano, Di Canio... possono piacere o non piacere, hanno i loro difetti sicuramente, ma diciamo che per la maggior parte del tempo hanno il cervello acceso... Balottelli non ha un carattere difficile, è semplicemente di una stupidità allucinante, irritante, fuori dal comune: penso di aver visto dei ragazzini di cinque anni infinitamente più maturi e più svegli di lui! E la cosa che fa ridere? Che quando uno lo prende di mira, lui frigna per il razzismo della gente! E l'itaGlia ipocrita cosa fa, sopratutto il mondo del calcio? Lo protegge, lo coccola, gli para sempre il culo, così se non capiva prima adesso capisce ancora meno, e lo dimostra anche fuori dal campo... Lui è un calciatore, tutto gli è dovuto: vede un cancello del carcere aperto? Entra per dare un occhio (con scarso rispetto anche per molti familiari di detenuti che debbono sottoporsi a controlli rigorosissimi per andare a trovare i propri cari)! La polizia lo ferma con cinquemila (CINQUEMILA!!!) sterline ed alla richiesta di spiegazioni lui cosa risponde? "Sono un calciatore e sono ricco"! Perfino Eliana Cartella, la donna contesa fra lui ed il Trota (il figlio di Bossi... evidentemente le piacciono gli intellettuali!) preferisce l'intelligenza di Renzo Bossi perchè di Balottelli "non capisce cosa le scrive negli sms"... Ed ho detto tutto! I tifosi italiani lo odiano, non certo per il colore della sua pelle ma per il suo modo di fare ignorante ed arrogante allo stesso tempo; ma i media e la federazione fanno passare tutto ciò per razzismo: cori come "Se saltelli muore Balottelli!" o "Balottelli figlio di puttana!" sono considerati razzismo solo perchè fatti a uno con la pelle scura... E capirai: vuoi mettere l'occasione di avere finalmente un negro con la maglia della nazionale (minuscolo)? Magari all'estero penseranno che finalmente questa merda a forma di scarpa è un paese multirazziale e multiculturale (poco importa se non è mai esistita una benchè minima politica seria sull'immigrazione che di fatto è percepita più dal popolo come un'enorme problema che una possibile risorsa...)! Balottelli è semplicemente una di quelle persone che deve ringraziare il cielo di saper giocare a calcio, altrimenti non sarebbe buono nemmeno nel campo della delinquenza (è troppo stupido per poter vivere di espedienti); per il resto rimane un mocciosetto viziato e l'augurio di cuore che gli faccio è che nella Perfida Albione qualche difensore più figlio di puttana di lui gli stronchi la carriera. Rimango sempre dell'idea che a conti fatti non perdiamo niente, soprattutto pensando a quanto me ne frega della nazionale...
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