Dopo la protesta con tanto di panini messa in atto dai tifosi del Parma, potrebbe venir indetto lo SCIOPERO DEL RISOTTO da parte di milanisti ed interisti! E’ infatti stata “riscaldata” una mozione già proposta 5 anni fa e che prevede che allo stadio di San Siro sia vietato fumare. Come sarà questo risotto, che è rimasto più di 5 anni a mantecare ed ora sembra sia pronto per essere impiattato? Già nel 2005 era stata fatta una proposta da parte di Stefano Carugo, consigliere dell’allora Forza Italia nonchè cardiologo, che prospettava la possibilità di vietare le sigarette sugli spalti di San Siro ma tutto finì come... fumo al vento e niente fu fatto. messa in atto dai tifosi del Parma, potrebbe venir indetto lo
Ma, e lo sa bene chi cucina il risotto alla milanese, quando lo si fa saltare e lo si gusta il giorno dopo... è tutta un’altra cosa! E quindi eccolo, riproposto dopo una saltatina in padella: il cuoco in questione è Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Sanità del comune di Milano, che ritiene che la zuppa l’è cotta! E prima che il risotto diventi lungo, ha intenzione di sottoporre all’assessore allo Sport e Tempo Libero, Alan Rizzi, la sua idea: allo stadio si va senza sigarette!
Sorprendente il sondaggio cha ha commissionato l’Istituto Negri che, come ci dice la Gazzetta dello Sport, ha collezionato il 68,5% fra i favorevoli a questa iniziativa. Ed altrettanto sorprendente è la motivazione con la quale Carugo, 5 anni or sono, argomentava la sua mozione: a San Siro i seggiolini sono troppo vicini, parecchi bambini sono presenti ma soprattutto NON CIRCOLA L’ARIA!
E allora la domanda sorge spontanea: ma se non circola l’aria, perchè sono ammessi i fumogeni? Non nuociono più quelli di qualche sigaretta accesa qua e là? Vogliamo mettere 50.000 poliziotti per controllare 50.000 persone? Non sarebbe meglio spendere le energie per cercare di adeguare S. Siro alle benedette 5 stelle UEFA per poter ospitare ancora finali e semifinali di Champions?
Per par conditio, è bene aggiungere che se i fumatori avessero più educazione nel scegliere momento e luogo in cui accendere la sigaretta e maggiore civiltà nell’atto di gettare il mozzicone, tutto questo discorso altro non sarebbe se non... ARIA FRITTA!
Mancava anche questa... quando avranno finito di rompere i coglioni a chi va allo stadio e si metteranno a fare le cose seriamente e non per cercare della facile pubblicità non sarà mai troppo tardi!
Per la cronaca, lo stadio è un luogo aperto, non un locale chiuso. Potrebbero allestire delle aree "fumatori" e "non fumatori" nelle tribune (eviterei nelle curve) come fanno in altre parti del mondo; ma non vedo il motivo di "vietare in toto"! I non fumatori farebbero bene a capire che il proibizionismo all'americana è un fallimento (come la cieca repressione che persegue il governo itaGliano, rigorosamente minuscolo!), e che se un fumatore vuole ammazzarsi ne ha pieno diritto, quindi si al fumo all'aria aperta (o così, o si dichiarino definitivamente le sigarette fuori legge e lo stato smetta di intascarsi i nostri soldi)!
Un'ultima cosa sul sondaggio della Gazzetta: per caso l'ha creato e seguito Gianni Potti?
Ma, e lo sa bene chi cucina il risotto alla milanese, quando lo si fa saltare e lo si gusta il giorno dopo... è tutta un’altra cosa! E quindi eccolo, riproposto dopo una saltatina in padella: il cuoco in questione è Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Sanità del comune di Milano, che ritiene che la zuppa l’è cotta! E prima che il risotto diventi lungo, ha intenzione di sottoporre all’assessore allo Sport e Tempo Libero, Alan Rizzi, la sua idea: allo stadio si va senza sigarette!
Sorprendente il sondaggio cha ha commissionato l’Istituto Negri che, come ci dice la Gazzetta dello Sport, ha collezionato il 68,5% fra i favorevoli a questa iniziativa. Ed altrettanto sorprendente è la motivazione con la quale Carugo, 5 anni or sono, argomentava la sua mozione: a San Siro i seggiolini sono troppo vicini, parecchi bambini sono presenti ma soprattutto NON CIRCOLA L’ARIA!
E allora la domanda sorge spontanea: ma se non circola l’aria, perchè sono ammessi i fumogeni? Non nuociono più quelli di qualche sigaretta accesa qua e là? Vogliamo mettere 50.000 poliziotti per controllare 50.000 persone? Non sarebbe meglio spendere le energie per cercare di adeguare S. Siro alle benedette 5 stelle UEFA per poter ospitare ancora finali e semifinali di Champions?
Per par conditio, è bene aggiungere che se i fumatori avessero più educazione nel scegliere momento e luogo in cui accendere la sigaretta e maggiore civiltà nell’atto di gettare il mozzicone, tutto questo discorso altro non sarebbe se non... ARIA FRITTA!
Mancava anche questa... quando avranno finito di rompere i coglioni a chi va allo stadio e si metteranno a fare le cose seriamente e non per cercare della facile pubblicità non sarà mai troppo tardi!
Per la cronaca, lo stadio è un luogo aperto, non un locale chiuso. Potrebbero allestire delle aree "fumatori" e "non fumatori" nelle tribune (eviterei nelle curve) come fanno in altre parti del mondo; ma non vedo il motivo di "vietare in toto"! I non fumatori farebbero bene a capire che il proibizionismo all'americana è un fallimento (come la cieca repressione che persegue il governo itaGliano, rigorosamente minuscolo!), e che se un fumatore vuole ammazzarsi ne ha pieno diritto, quindi si al fumo all'aria aperta (o così, o si dichiarino definitivamente le sigarette fuori legge e lo stato smetta di intascarsi i nostri soldi)!
Un'ultima cosa sul sondaggio della Gazzetta: per caso l'ha creato e seguito Gianni Potti?
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