Pubblichiamo oggi la mail di Scouser. Ricordo a tutti che potete scrivere a lapadovabene@hotmail.it
Cara Redazione, Vorrei riportarvi una nuova amenità targata questura di Padova che per poco ieri non mi ha fatto corrodere il fegato. Ieri, in occasione di Padova Frosinone, ero un pò in ritardo così ho chiesto ad un'amico che era andato su prima di me di prendermi il biglietto allo stadio. Sinceramente non mi ero neppure posto il problema che gli chiedessero il mio documento, perchè in fondo avrebbe avuto poco senso considerato che te lo controllano dopo al prefiltraggio.
Cara Redazione, Vorrei riportarvi una nuova amenità targata questura di Padova che per poco ieri non mi ha fatto corrodere il fegato. Ieri, in occasione di Padova Frosinone, ero un pò in ritardo così ho chiesto ad un'amico che era andato su prima di me di prendermi il biglietto allo stadio. Sinceramente non mi ero neppure posto il problema che gli chiedessero il mio documento, perchè in fondo avrebbe avuto poco senso considerato che te lo controllano dopo al prefiltraggio.
Errore madornale perchè, si sa, in questo paese certe logiche possono essere comprese solo dalle menti superiori che le partoriscono. Infatti ecco che mi arriva il messaggio sul telefono "non te lo vogliono fare". L'amico insiste, prova anche a cambiare botteghino ma niente da fare: "abbiamo avuto esplicita comunicazione dalla questura e non possiamo fare diversamente".
Ora, nemmeno facendo il più grande sforzo mentale riesco a capire i motivi di una condotta simile. Capisco che hai un lavoro con determinate mansioni, che devi rispettarle perchè te lo vuoi tenere, ma FATTI DELLE DOMANDE!
Se mi prendo il biglietto su internet mi domandano il documento? NO!
Se lo prendo in bar me lo domandano? NO!
Era una partita con restrizioni territoriali alla vendita dei biglietti tali per cui era necessario accertare la mia residenza? NO!
Ha senso che debba esibire un documento identificativo a un pezzente di bigliettaro quando, in ogni caso, se il mio nome sul biglietto non corrispondesse a quello sulla mia carta verrei spedito indietro al prefiltraggio? NO!
Eh, ma abbiamo avuto disposizioni dalla questura... Ma porca troia ma se ti dicono di compilare il biglietto in alfabeto greco lo faresti? No perchè a sto punto il cervello doniamolo alla scienza visto che per certe persone è diventato una commodity.
Questo per dire il livello di paranoia che abbiamo raggiunto. Gente inutile con un lavoro inutile che per giustificare in qualche modo il suo stipendio arriva a partorire procedure cervellotiche fuori da ogni grazie di dio (porto). Passando per i biglietti, fino ad arrivare alla doppia perquisizione, prima dagli steward poi dagli sbirri (giusto per creare un pò di posti di lavoro in tempi di disoccupazione). Scemi noi che continuiamo a dare i soldi a questa gente qui, quando, diceva bene Cestino, potremmo darli ai negretti in Africa.
Ora, nemmeno facendo il più grande sforzo mentale riesco a capire i motivi di una condotta simile. Capisco che hai un lavoro con determinate mansioni, che devi rispettarle perchè te lo vuoi tenere, ma FATTI DELLE DOMANDE!
Se mi prendo il biglietto su internet mi domandano il documento? NO!
Se lo prendo in bar me lo domandano? NO!
Era una partita con restrizioni territoriali alla vendita dei biglietti tali per cui era necessario accertare la mia residenza? NO!
Ha senso che debba esibire un documento identificativo a un pezzente di bigliettaro quando, in ogni caso, se il mio nome sul biglietto non corrispondesse a quello sulla mia carta verrei spedito indietro al prefiltraggio? NO!
Eh, ma abbiamo avuto disposizioni dalla questura... Ma porca troia ma se ti dicono di compilare il biglietto in alfabeto greco lo faresti? No perchè a sto punto il cervello doniamolo alla scienza visto che per certe persone è diventato una commodity.
Questo per dire il livello di paranoia che abbiamo raggiunto. Gente inutile con un lavoro inutile che per giustificare in qualche modo il suo stipendio arriva a partorire procedure cervellotiche fuori da ogni grazie di dio (porto). Passando per i biglietti, fino ad arrivare alla doppia perquisizione, prima dagli steward poi dagli sbirri (giusto per creare un pò di posti di lavoro in tempi di disoccupazione). Scemi noi che continuiamo a dare i soldi a questa gente qui, quando, diceva bene Cestino, potremmo darli ai negretti in Africa.
Firmato, Scouser
Caro Scouser, mi spiace deluderti ma debbo dare ragione al bigliettaio. Non per altro, ma semplicemente perchè operando in maniera diversa rischia una denuncia. Ti sembra incredibile? Fidati che in itaGlia qualcuno si inventa qualsiasi cosa pur di non mettersi a dare la caccia ai delinquenti veri...
Le contraddizioni che evidenzi tu sono tutte vere. A partire dall'obbligo di dover mostrare il documento per avere un biglietto... Quelle che raccontano i vari personaggi alla Maroni o alla Manganelli (un nome, un programma) sono solo balle: comincino a spiegare come sarebbe stato possibile per esempio in una città come Padova (città media con seguito medio) che diffidati si avvicinassero allo stadio, con tutti i rischi che ne conseguono... ampia possibilità di farla franca? Se la pensano così vuol dire che non solo non sanno come è fatto uno stadio ma non hanno nemmeno fiducia nel lavoro dei loro sottoposti, ed è molto grave!
Forse il problema sussisteva in città come Napoli, Roma o Milano... Ma non è che sia cambiato molto: a Napoli si continua a passare in due per i tornelli col benestare degli steward, a Roma girano biglietti falsi come pochi ed a Milano i bagarini continuano ad operare indisturbati intorno a San Siro... Chi vogliamo prendere in giro? Le leggi in itaGlia sono fatte per i cretini, per i deboli, per le vittime sacrificali; visto che i primi a non rispettarle, anzi a farsene di "personali" sono i nostri politici!
Hai ragione, FATTI DELLE DOMANDE! Ma dovresti dirlo in primis ai soloni che senti parlare in TV, categoria in cui comprendo anche i vari Zanna Bianca, Manganelli o i personaggi come Quimby (che se ingrassa ancora un pò tocca prendergli una poltrona "ad personam"!) che spesso vanno a dire la loro non richiesta (mio nonno è arrivato a cent'anni perchè si faceva i cazzi suoi...).
FATTI DELLE DOMANDE, dovrebbe essere detto anche al Calcio Padova, ed in generale a tutte le società di calcio: a noi questo calcio fa schifo ed il giorno che non verremo più allo stadio, non vi guarderemo nemmeno in TV... pensate di durare molto senza di noi? No? Allora fuori le palle e battete i pugni sul tavolo, che di fronte ad una circolare ministeriale (non una legge! Una circolare! Cosa molto diversa...) vi siete piegati tutti a 90°... Ma siete sul serio così facilmente ricattabili? Boh comincerò anchio allora...
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