Continuo a riportare i racconti di quanti erano a Vicenza. E' utile fare controinformazione su quei fatti visto che molti giornali hanno ripetuto il solito clichè degli "ultras violenti" e della polizia "costretta a caricare". Chi vuole, può mandare il suo resoconto a lapadovabene@hotmail.it ed approfitto ancora per ricordare a chi ha dei video delle cariche della celere a contattare questo indirizzo. Ci serviranno...
La prima lettera è di Anna di Vicenza:
Salve,
sono Anna,tifosa del Vicenza e venerdì sera non ero presente al derby.
sono Anna,tifosa del Vicenza e venerdì sera non ero presente al derby.
1) complimenti per il blog, olte considerazione sulla situazione del tifo in Italia le condivido;
2) ho letto l'articolo degli scontri del dopo-partita e anche se non ero presente non ho avuto dubbi sulla falsità di quanto riportato perché il "Giornale di Vicenza" è in realtà un giornaletto da parrocchia, buono solo per raccogliere necrologi,lettere al Direttore di pensionati,annunci pubblicitari e articoli "leccaculisti" a favore della Banca Popolare di Vicenza.
Di stronzate ne scrivono a iosa su questo giornale (e non solo relativi allo sport) pertanto vi consiglio di non farvi venire il fegato marcio per le bugie riportate. Io lo compro ogni tanto solo perché mi serve carta per il sottofondo della gabbietta del canarino o per pulire l'astina dell'olio del motore o quando piove lo uso come zerbino in garage.
Tutto qua. Buona giornata
Grazie dei complimenti Anna. Ho letto l'articolo del Giornale di Vicenza, è semplicemente una barzeletta. Sull'uso "alternativo" del giornale, concordo... Più che altro avevo sentito questa proposta da qualcun altro...
La seconda mail è di Riccardo di Padova:
Ecco la mia versione dei fatti:
Arrivati a Vicenza un ora prima del match, parcheggiamo in una stradina alle spalle della tribuna stampa e raggiungiamo il gruppo dei "non tesserati", siamo in 4 amici
La situazione sembra molto calma e come al solito i nostri capi tentano di avere un dialogo con gli ispettori di turno in modo da trovare un modo per consegnare i fondi raccolti per gli alluvionati ed anche per capire se ci sia la remota possibilità di accedere al Menti per incitare il Padova.
La prima richiesta viene accolta ed i soldi verranno donati a fine primo tempo, la seconda ovviamente no, si sa.... il buon senso tra quelle fila non è proprio di casa!
Iniziamo ad incitare i nostri colori da fuori lo stadio, tra noi ultras, il clima è assolutamente disteso, mentre i visi dei celerini sono molto tesi, come se il "nemico" stesse per tendergli un'imboscata!
Arriva il momento in cui si decide di alzare i tacchi e tornarsene a Padova, per riuscire a vedere almeno gli ultimi minuti del derby. Mi trovo quasi alla testa del corteo quando sento le prime urla di chi era dietro e mettendomi in punta di piedi vedo gente correre dappertutto... Subito mi è chiaro il motivo di quel casino, a mia volta inizio a correre e defilarmi perdendo il contatto con i miei tre amici.
Mi metto su un marciapiede, lontano circa 50m dal cordone di celere che rincorre il gruppone, in quel punto sono fermo, senza sciarpa, viso scoperto, disarmato... un individuo assolutamente innocuo, vengo raggiunto da 3/4 celerini che mi intimano di seguire il gruppo, io spiego loro che lì stanno menando la gente e che non ho intenzione di fare quella fine, alchè i signori in blu mi fanno capire a spintoni ed agitando i manganelli che con loro non sarebbe stato tanto diverso. Corro e supero il cordone di celere e vedo una delle cose più controverse della serata: un ispettore della Digos che cerca di fermare la celere ed una ispettrice castana e ricciola che incita i poliziotti alla carica (ma chi comanda?! prendete ciò che volete e non fate prigionieri?!) nel frattempo i nostri capi tentavano di portare via i più infuriati dei nostri dando le spalle alla celere, è a quel punto che parte un'altra carica, a mio giudizio assolutamente inutile in quanto gli ultras erano separati e stava tornando la calma, ma qualche oca era troppo infervorata per far cessare il massacro...
Mi trovo di nuovo a correre e a superare ragazze che piangono e gente che resta ferma a mani alte... pessimo errore... uno di questi è uno dei miei tre amici, con il quale sono stato in pronto soccorso fino alle 2:20, tre tagli enormi in testa, un lago di sangue, la "giusta punizione" per chi cerca di starsene fuori ed alza le mani come per dire "Io non centro".... vallo a spiegare te a chi non vuol fare prigionieri... 10 punti di sutura e turbante in testa!
Corro e torno su un marciapiede con altri poliziotti che mi chiudono la strada e mi fanno aggregare al gruppo... sono in ultima fila a passo d'uomo con i celerini alle spalle che continuano a sgambettarmi e ad insultarmi perchè sto facendo un video con la mia fotocamera, la loro rabbia nell'essere filmati (Cosa avranno mai da nascondere?! Stanno garantendo solo l'ordine pubblico no?!) è tanta che parte una manganellata sulla mia mano e distrugge la fotocamera, vedo che un altro celerino lascia partire un altro fendente dal quale mi riparo la testa con il polso (meglio un polso nero e gonfio che i punti in testa del mio amico), di nuovo scappo e raggiungo con il gruppo un semaforo e vedo che la municipale addetta al controllo traffico inizia a scappare con noi (sempre per la questione "nessun prigioniero"!).
Una ragazza perde sangue dal capo e piange, della gente cade, si vorrebbe aiutarli ma vige il "si salvi chi può". Mi divincolo in una laterale con uno dei miei amici ed il cordone passa, fortunatamente nessuno ci caga... Trovo anche un altro dei miei amici, stanno bene per fortuna... ripercorriamo la strada dell'inseguimento a ritroso per tornare alla nostra auto (alle spalle della tribuna stampa), per terra c'è un numero sproporzionato di fazzoletti pieni di sangue, qualche sciarpa anch'essa rossa, berretti... seguono i cellulari della celere che ci sfrecciano accanto a sirene spiegate investendo qualsiasi cosa abbiano davanti, cassonetti, biciclette, tutto!
Tornando indietro vengo chiamato da un ragazzo che è nel parcheggio di Parco Città con tutti gli atri ultras portati fin là dalla celere, mi dice che il mio amico è grave e dev'essere portato in ospedale, ci troveremo con lui a Limenella e con i ragazzi che lo hanno accompagnato (li ringrazio a nome del mio amico...), appena scende mi trovo di fronte una delle scene più brutte della mia vita, la camicia non è più azzurra, la sua pelata non è più rosa e allora via di corsa in ospedale. Ma per fortuna i poliziotti hanno fatto il loro eroico dovere per soli mille euro al mese!!!
1 commento:
Sono tifoso del vicenza.. se queste cose che hai scritto sono vere hai tutto il mio appoggio! il tuo amico ora sta bene?
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