giovedì 30 dicembre 2010

BUON NATALE SIGNOR ARBITRO!

Fuga arbitrale d'annata

Come Zidane con Materazzi, Berlino, Mondiali di calcio 2006. No, peggio. Perché stavolta il "Materazzi" di turno non se l'è cavata solo con un colpo al petto, ma con una costola fratturata e un ematoma vicino al pericardio. Una testata come nella finale di Berlino, ma questa volta a farne le spese è stato un arbitro di calcio a cinque, ad aggredirlo un viceallenatore, davanti agli occhi esterrefatti di bambini di undici anni.
L'episodio è avvenuto durante il torneo di Natale (117 le squadre partecipanti) nel centro polisportivo comunale "L. Marabini" di San Martino in Strada, a Forlì. Un'iniziativa voluta da Claudio Garavini della Sammartinese calcio per raccogliere fondi per il Mato Grosso.  Il clima natalizio e il fine nobile avrebbero dovuto suggerire una dose maggiore di fair play, invece si surriscalda velocemente quando, a due minuti dalla fine della gara fra Predappio e San Pietro in Vincoli, l'arbitro fischia un fallo, commesso da un giocatore del Predappio (che pure vince 2-1). Cominciano le proteste della squadra, in particolare di un ragazzino che insulta l'arbitro e poi si mette a piangere. Lo stesso direttore di gara si avvicina alla panchina, e redarguisce gli allenatori (il titolare e un genitore in funzione di vice), perché insegnino l'educazione ai loro giocatori. Ma il viceallenatore lo colpisce in pieno petto con una testata, e lo manda in ospedale.
"La squadra del Predappio è stata squalificata, ci dispiace per i bambini ma era dovuto - spiega Garavini dalla palestra dove è avvenuto l'episodio - vogliamo arrivare fino alle finali dell'Epifania, per raccogliere i soldi per la beneficenza". Lo stesso organizzatore del torneo precisa che "sono giunte le scuse sia a noi sia all'arbitro per questo fatto inqualificabile. Noi chiediamo ai ragazzini di stringersi sempre la mano a fine gara".
Una scena ben poco edificante, per un pubblico di giovanissime leve dello sport, cui si dovrebbe insegnare innanzitutto il rispetto delle regole e delle decisioni arbitrali. Ironia della sorte, nel torneo per le categorie d'età inferiore l'arbitro non è nemmeno necessario: la partita è autogestita dai bambini, e se non si trova l'accordo su un'azione, intervengono gli istruttori.  "In quanto educatori", scritto in maiuscolo, si precisa sul sito.

A Natale siamo tutti più buoni. Ora Maroni tornerà alla carica per proporre il Daspo ai genitori. E poi si sentirà importante...

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