Per chi non la conosce è la storia di un Re noto per la sua: arroganza; per l'iraconda gestione dello stato e dei suoi sudditi e per la sua totale sordità ad opinioni contrastanti. Comprimari nella narrazione: un sarto astuto e truffaldino e la sincerità inopportuna di un bambino. La fiaba narra del Re che commissionò al sarto un vestito che in eleganza e preziosità non temesse rivali. Il sarto, consigliato da un sogno, finge di confezionare il vestito commissionato e alla prova generale, convince il Re di stare indossando un vestito senza rivali come: eleganza, preziosità della stoffa, taglio e comodità. Tuttociò lasciando indossare al Re solo l'aria che lo circonda. Nella corte, presente alla prima uscita del Re con il nuovo abito, nessuno ebbe il corraggio di svelare la truffa. Impauriti dalle conseguenze e dalla possibile ira del Re, la corte trasmise al popolo l'ipocrita bugia di un vestito degno di un dio, creando aspettative e curiosità nei sudditi. Alla Reale cavalcata verso il castello d'estate il Re indosso l'abito, contro il parere dei suoi consiglieri, lasciando esterrefatti i sudditi mentre cavalcava in costume adamitico. Anche in questo caso nessuno ebbe il coraggio di proferir parola, temendo la reazione indispettita del Re e tutto continuò come sempre finchè un bambino di 5 anni, salito sulle spalle del padre per vedere meglio gridò "Il Re è Nudo!!!" avviando un'ondata di risa e lazzi tra il popolo tale da costringere il Re, ora rosso come un peperone e cosciente della propria stupidità, a battere in ritirata nel castello appena lasciato.
FIRENZE, 24 AGO - 10.000 euro di multa al Pisa (1/a div. B) per lo striscione 'gravemente offensivo' nei confronti del ministro dell'Interno Maroni. Il provvedimento nei riguardi del club toscano e' stato deciso dal giudice sportivo della Lega Pro. Lo striscione era stato esposto da alcuni sostenitori nerazzurri in occasione della gara con la Nocerina.
Alzano Lombardo (Bergamo), 25 agosto 2010 - Ultrà dell’Atalanta hanno interrotto il comizio del ministro Roberto Maroni al Berghem Fest di Alzano Lombardo presso Bergamo, con una scarica di petardi e fumogeni che hanno bloccato l’intervento del numero uno del Viminale. L’improvviso scoppio di alcuni petardi ha allarmato gli agenti della scorta.
Maroni ha detto “questi non sono tifosi, i tifosi veri sono altri”. La protesta è stata dettata evidentemente dall’introduzione della tessera del tifoso. “Mi sforzo di capire le loro ragioni ma francamente non le capisco” ha detto poi Maroni al pubblico della festa della Lega che lo ha applaudito copiosamente.
Gli uomini della scorta di Maroni sono posizionati intorno al ministro per proteggerlo da eventuali azioni. Le forze dell'ordine si sono subito schierate e ora ci sono alcune automobili in fiamme. I tifosi, diverse decine secondo alcuni testimoni, si erano radunati in un bar del Paese per poi dirigersi verso la festa, che ospitava il ministro dell'Interno.
L'unica differenza con il Re della fiaba, è che il Re attuale non si è ancora reso conto della propria nudità...

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