giovedì 4 novembre 2010

LA TESSERA DEL TIFOSO, UNA CARD DA CESTINARE?

Articolo tratto da Calcio Press:

Calcio italiano sempre più nella bufera. Non c’è (quasi) più niente che funzioni. I problemi irrisolti si moltiplicano e minano il sistema fin dalle sue fondamenta. Nelle (ex?) stanze dei bottoni, nessuno ha il carisma necessario per affrontarli e risolverli. Accade così che il sistema sprofondi da un punto di vista organizzativo: lo svuotamento degli stadi ne è la prova provata. Non parliamo poi di quanto sta accadendo sotto il profilo tecnico: il vergognoso affondamento dell’Inter al White Hart Lane di Londra, ad opera di un Tottenham quinto in Premier League, è il segnale della mediocrità in cui si dibatte il nostro campionato. Il prestigio a livello internazionale dell’Italia non è mai stato così basso. Tra l’indifferenza degli italiani l’italietta del 2010 sta diventando la barzelletta d’Europa. In questo marasma il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, va ancora in giro a compiacersi dei presunti successi della Tessera del tifoso ovvero uno dei più indecenti obbrobri partoriti dalla fantasia di un burocrate del terzo millennio. Riportiamo due bordate alla card che stanno facendo il giro del web. La prima è tratta da Il Fatto Quotidiano (a sostegno del suo assunto cita un articolo di Calciopress). La seconda di Striscia la notizia, grazie al giornalismo d’assalto di Cristiano Militello. Occhio ragazzi! Quando scende in campo Striscia, e il web si schiera, sono rischi seri per quanti finiscono nel centro del mirino. Specie per chi si crede depositario di una verità tutta da dimostrare (Sergio Mutolo). 

1. “Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, insieme al suo codazzo di scorta e servizio d’ordine, il 26 ottobre si è presentato nella sede della Lega Calcio, dove ha incontrato i presidenti di serie A. E ha sciorinato una serie di numeri da far girare la testa. Che i numeri non fossero il suo forte, il ministro ne aveva già dato prova prima di Italia–Serbia, allorché, unico, non sapeva che un’orda di tifosi serbi stava arrivando a Genova per la partita. Per lui erano solo poche decine. E tutti bravi padri di famiglia. Be’, gli sarebbe bastato consultare internet, dove già dal giorno prima si riportava la notizia della presenza di almeno 1300 tifosi ospiti (fonte: Calciopress). Cosa che deve aver fatto la Uefa, la quale ci ha multato. Ma ancora meglio avrebbe fatto, il ministro Maroni, a leggere i dati dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Perché sostenere che, grazie alla tessera del tifoso, la violenza negli stadi è stata abbattuta del 50%, quando quella tendenza è in atto da anni, è un po’ forzato. Sostenere poi che i tifosi sono così aumentati, un insulto alle capacità visive di ognuno (“Il Fatto Quotidiano”).

2. Cristiano Militello, inviato speciale di Striscia la Notizia negli stadi italiani, ha evidenziato in un servizio del 30 ottobre le assurdità, della Tessera del Tifoso. Una card piena di contraddizioni e anche pericolosa. Nel suo servizio promette che rivelerà presto anche il giro d’affari che c’è dietro a questo tanto criticato provvedimento, fortemente voluto dal Viminale ministro Maroni. L’inviato di Striscia la Notizia, con immagini e video, ha portato alla luce quanto accade in alcuni stadi italiani: settori ospiti vuoti o quasi non perché i tifosi della squadra che gioca in trasferta non ci siano, ma proprio – per l’assurdo che provoca la “Tessera” – solo i tesserati possono entrare in quel settore. Chi non ha voluto (potuto) tesserarsi può acquistare un biglietto per altri settori dello stadio e viene a stretto contatto con altre tifoserie. La replica del servizio ha fatto il giro della rete e sta spopolando anche su Facebook. Per condividere il video cliccate su questo link tratto da Dodicesimo Uomo “la voce dei tifosi viola”

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