Le commoventi parole di Luigi Spaccarotella tratte dal Corriere Fiorentino:
«In questo Paese non c’è verità, nessuno vuole dire la verità. I morti sono santi». È, spiega una nota del settimanale Oggi, quanto risposto dall’agente Luigi Spaccarotella, contattato dopo che la Corte d’assise d’appello di Firenze lo aveva condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario per la morte di Gabriele Sandri. L'intervista sarà pubblicata sul settimanale della prossima settimana, ma stralci sono già visibili sul sito Oggi.it. «Sono un padre di famiglia - ha continuato Spaccarotella - ma di me e dei miei figli non importa niente a nessuno. Adesso so che non rientrerò più in polizia. So che sono stato abbandonato da tutti, anche da chi credevo amico. Sono scomodo, hanno paura di aiutarmi, di schierarsi con un perdente, con chi è stato giudicato ancora prima della sentenza. Questa sentenza era già scritta. Sono stato condannato quel giorno, al casello di Arezzo».
Spaccarotella sostiene di avere accanto la moglie, la sorella e i genitori. «Nessun altro». Teme l’arresto («Non so neanche dove dormirò stanotte - dice - O se domani dormirò a casa») e nutre timori anche per la propria incolumità». «A nessuno importa di quello che ho fatto - conclude - Anche in questi mesi sono stato un poliziotto comunque sempre: lo scorso agosto, mentre ero fuori col cane, un ragazzo di colore ha cercato di forzare il lucchetto di un’edicola. Sono intervenuto, lui aveva un coltello, io ho chiamato il 113 e l’ho messo in fuga».
«Rimango perplesso. Non voglio dire di più, preferisco non commentare, non aggiungere altro». Così il padre di Gabriele Sandri, Giorgio, risponde a chi gli chiede un commento alle dichiarazioni rilasciate dal poliziotto Luigi Spaccarotella dopo la sentenza che lo ha condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario.
Spaccarotella è un personaggio di un'arroganza fuori dal comune. Ha ucciso un ragazzo per un suo colpo di testa, perchè si è inventato di sparare da un capo all'altro dell'autostrada (gesto fra l'altro pericolosissimo, e se avesse colpito una vettura di passaggio?); non ha nemmeno mai chiesto scusa alla famiglia ed ora vorrebbe anche l'assoluzione... che verità c'è da sapere? O ha sparato lui o ha sparato qualcun altro che lui copre...
Il fatto è che certa gente si sente intoccabile, di esempi ne vediamo tutti i giorni, e le stesse istituzioni invece di biasimare e combattere queste situazioni le coprono. Ma a Spaccarotella è andata male: si è trovato contro un'intera nazione a chiederne la condanna, e come penso sappiamo tutti, la gente unita può fare molto di più di qualsiasi burocrate corrotto... Per questo io insisto nel dire di tenere gli occhi molto ben aperti: manca ancora un grado di giudizio, e non vorrei che qualche furbastro provasse a ribaltare la situazione...
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