martedì 14 dicembre 2010

DIARIO DELLO SFASCIO

Il 2010 volge alla fine, e la stagione calcistica si appresta a cominciare la fase del girone di ritorno. La Tessera del Tifoso, panacea di tutti i mali secondo qualcuno, è già stata definita "un fallimento" prima ancora di terminare l'andata del campionato. Maroni non vuole schiodarsi dalle sue posizioni ed intanto il pubblico continua a calare domenica dopo domenica. Dal canto suo, l'altro grande interessato al progetto di Maroni, Giancarlo Abete, oggi ha parlato dello sciopero dei calciatori, scongiurato: "Ora concentriamoci su altri problemi come gli stadi, la violenza, la presenza dei tifosi e anche la crescita dei giocatori selezionabili per le nazionali". Quale violenza? Quella che abbiamo subito noi dalla Polizia a Vicenza per esempio? O quella che subiscono tutti i giorni (ormai non si può più nemmeno parlare di "tutte le domeniche") i pochi tifosi che ancora non hanno abbandonato le gradinate?
Intanto l'Osservatorio, dopo averci regalato delle "perle" come i "divieti di gemellaggio" fra Parma e Samp, Lazio e Inter e Milan e Brescia; ha deciso l'apertura "per tutti" del settore ospiti in occasione di Milan-Roma. Si capisce che stanno preparando il trappolone, sta alla gente non cascarci.
Tuttavia è utile anche aprire gli occhi: la guerra del governo non è indirizzata alla violenza nello specifico, ma più in generale al tifo organizzato! I discorsi di quelli che ancora vanno blaterando che "la tessera è per la sicurezza", indicano uno scarso indice di comprensione, oltre che una conoscenza dei fatti pressochè nulla. Domenica a Roma per esempio, in occasione della sfida col Bari, è stato diffidato per cinque anni un tifoso della Roma che aveva tentato di entrare senza biglietto: secondo quanto dice la questura, questo avrebbe opposto resistenza tirando addirittura una spallata (!!!) ad uno steward nel tentativo di liberarsi. Chi ha assistito alla scena tuttavia l'ha definita "Una cosa ridicola, nemmeno meritevole del Daspo". Scene di autentica disorganizzazione e confusione anche a Brescia, dove i tifosi della Sampdoria privi di tessera sono stati sistemati nel parterre della tribuna, con i tifosi di casa che hanno protestato chiedendo di essere spostati da un'altra parte... Ma anche chi ha fatto la tessera non può dirsi soddisfatto: per esempio, lo sapete che c'è gente che l'ha sottoscritta e la sta aspettando da agosto?
A Pescara nel match contro il Vicenza, oltre duemila tifosi (fra cui anche i gemellati vicentini) sono rimasti all'esterno dello stadio per tutta la durata dell'incontro, per protestare contro gli arresti ed il sequestro della sede dei Pescara Rangers successivi alla partita con l'Ascoli. Ed in serie C, pardon Lega Pro? Si parla di una trentina di società a rischio fallimento, di riforma di campionati, ma intanto gli stadi sono sempre più vuoti, in una categoria in cui i diritti TV non sono certo quelli della serie A e B... 
Insomma, siamo alla deriva completa. Allontanare il calcio dai suoi tifosi, chiudere gli stadi, vietare le trasferte, vietare il tifo organizzato (striscioni, megafoni, tamburi, coreografie, ecc) non è stata una buona idea. E la sensazione brutta, è che vogliano continuare per questa strada, almeno finchè ci sarà di che mangiare... Dopodichè avranno modo di abbandonare la barca che affonda!

Nessun commento: